Ci siamo quasi, domani e lunedì le cittadine e i cittadini veronesi saranno chiamati alle urne per decidere chi, per i prossimi 5 anni, dovrà amministrare la nostra bella città.
In assenza di una candidata o di un candidato libertario mi troverei non poco in difficoltà se dovessi votare a Verona, tuttavia l’appuntamento elettorale è importante e sarebbe irresponsabile lasciare al caso l’esito della competizione, per questo invito le amiche e gli amici residenti a Verona a non disertare le urne.
Anzitutto è bene ricordare una cosa, nei comuni sopra i 15.000 abitanti è possibile il voto disgiunto, ovvero si può votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata.
Ma allora, chi votare? Bella domanda! Effettivamente non è facile, eppure – spulciando tra i tanti nomi e i tanti programmi – qualcosa di interessante si trova. (QUI un’analisi del perché non sostengo le altre candidature)
E così ecco svelato il mistero, se abitassi a Verona voterei per il Consiglio Comunale GIORGIO PASETTO, indipendente liberale e federalista europeo, candidato nella lista “Civica per Verona – Tosi Sindaco”, una lista che certo non mi piace, una formazione che molti dicono essere trasversale, ma lo è solo nel senso che dentro ci sono dagli ultraconservatori clericali, ai dichiaratamente razzisti tifosi della curva dell’Hellas, dagli ex AN usciti dal PDL fino ai rappresentati delle corporazioni come il Presidente di Federfarma Verona. Che dire, a me personalmente piace sperimentare, quindi ho la speranza che Giorgio – iscritto a Radicali Italiani e all’Associazione Radicali Verona, tra i primi a sostenere le iniziative radicali locali per la trasparenza e la partecipazione, tra i partecipanti veronesi alla Marcia per l’Amnistia la Giustizia e la Libertà, firmatario dell’Impegno a Difesa dei Contribuenti promosso da ConfContribuenti e Tea Party Italia, firmatario dell’impegno a favore dei diritti delle persone LGBT promosso da Arcigay e Arcilesbica Verona –, candidato per il suo rapporto di amicizia con Flavio Tosi, ma diametralmente opposto a tutti gli altri candidati, riesca a contaminare, radicalmente, l’azione politica, fino ad oggi clericale e reazionaria di Tosi. FORZA GIORGIO!
Per la poltrona di Primo cittadino la mia scelta cade invece su IBRAHIMA BARRY, candidato per il Partito di Alternativa Comunista, formazione trotzkista, sezione italiana della Lega Internazionale dei Lavoratori – Quarta Internazionale. Da liberista “selvaggio” non sono mai stato affascinato dalla retorica ottocentesca della lotta di classe e della dittatura del proletariato e certamente non mi hanno colpito gli slogan anacronistici di Barry, tuttavia alcune proposte delle compagne e dei compagni rivoluzionari sono piuttosto interessanti, probabilmente le più interessanti di tutta la campagna elettorale veronese. Il programma prevede, giusto per citare un esempio, che gli edifici sfitti o non utilizzati, compresi quelli di proprietà delle gerarchie ecclesiastiche, vengano espropriati e assegnati alle persone svantaggiate. Certo parlare di esproprio mi riesce difficile, l’ho sempre considerato un furto di Stato, tuttavia anche la speculazione edilizia non può non essere considerata un furto di territorio e ambiente ai danni della comunità. Rendere sconvenienti queste operazioni è una buona via per mettere un freno all’indiscriminata devastazione del territorio.
Più che la valenza simbolica da molti – in ogni caso giustamente – evocata, quello che più trovo interessante nella candidatura di Ibrahima Barry è la profonda differenza – e quindi potenzialità – delle istanze che incarna un immigrato africano, operaio, internazionalista, trotzkista, oggi cittadino italiano, rispetto a quelle di tutte le altre candidate e gli altri candidati, ma anche rispetto ai pensieri e alle idee della maggior parte delle cittadine e dei cittadini e sicuramente anche rispetto alle mie.
Quindi – con la speranza che questa inattesa voce possa essere ascolta dalla cittadinanza e voglia, superando il settarismo delle ideologie, dialogare, partendo dalle affinità per meglio comprendere le diversità, al fine di conquistare nuovi diritti e nuove libertà per le ultime e per gli ultimi e proprio per questo per tutte e per tutti – posso dire IO STO CON IBRAHIMA!
Clicca per ingrandire l’immagine e vedere come esprimere il voto “disgiunto” per Giorgio al Consiglio Comunale e per Ibrahima Sindaco:
Buon voto a tutte e a tutti!
Mattia Da Re
P.S. Girate questo appello alle vostre amiche e ai vostri amici veronesi!